Amaiur, o anche chiamata Maya de Batzan. Situata a 280m sul livello del mare, ai piedi del porto di Otsondo (602 m) e del massiccio di Gorramendi, è il villaggio della Valle de Bazan più vicino al confine francese, ed è stato l'ultimo a entrare a far parte della Valle, avvenuto nel gennaio del 1969; fino a quella data aveva agito come comune indipendente. Raggiungibile tramite la NA-121-b, in dire... [+ info]
Amaiur, o anche chiamata Maya de Batzan. Situata a 280m sul livello del mare, ai piedi del porto di Otsondo (602 m) e del massiccio di Gorramendi, è il villaggio della Valle de Bazan più vicino al confine francese, ed è stato l'ultimo a entrare a far parte della Valle, avvenuto nel gennaio del 1969; fino a quella data aveva agito come comune indipendente. Raggiungibile tramite la NA-121-b, in direzione del porto di Otsondo/Francia, una volta superati gli incroci di Arizkun, Erratzu e Azpilkueta, è necessario deviare per pochi metri dalla strada principale per passare infine attraverso il suo caratteristico portale ad arco a tutto sesto.
Un monumento situato in cima al paese, a Gaztelua, ricorda l'eroica impresa dell'anno 1522 compiuta dagli ultimi difensori del "vecchio regno" di Navarra contro l'annessione alla Corona castigliana, che arresero le armi dopo aver resistito assediati, esausti e con appena viveri e munizioni, per molto più tempo del previsto dalle truppe dell'imperatore Carlo, comandate dal Duca di Nájera e dal Conte di Lerín.
Possiede una Chiesa ricostruita più volte, originariamente del periodo medievale, in cui spicca il suo portale ad archivolte appuntate; inoltre ha una torre solida e poco slanciata, che termina in un corpo ottagonale schiacciato. Al suo interno si possono ammirare preziose immagini protobarocche nel suo altare maggiore e una croce processionale del XVI secolo. L'organo, risalente al 1903 e in stile romantico, è stato portato dalla vecchia chiesa di Santiago de Elizondo, prima che venisse demolita, e su di esso si legge l'iscrizione "Amaiurko elizan egonen naiz fier", che significa rimarrò per sempre nella chiesa di Amaiur.
Quasi tutte le sue case, case signorili e palazzi sono allineati parallelamente lungo la sua lunga strada principale, in una salita che proviene dalla stessa montagna e quasi termina in essa. Sono edifici vari, e diversi da quelli del resto della Valle, con ampi gronde, facciate a graticcio con legname riccamente decorato, con belle balconate frontali e persino qualche balconata laterale sospesa su un belvedere. Gli ingressi delle case solitamente sono ad arco a tutto sesto e ad arco piatto, ma ci sono anche porticati, sostenuti da pilastri o da arcate discontinue, e persino quadrati, direttamente aperti nel muro. Il Palazzo di capo di armi di Borda, in cui spiccano la sua facciata in pietra da taglio rossiccia, i cinque archi che danno accesso al suo porticato, il suo balcone continuo sui tre vani centrali del primo piano, il suo stemma centrato sulla facciata, il suo ampio gronda in legno intagliato e il suo tetto a quattro falde. Si può godere del frontone coperto "Gure ametsa".
Le feste patronali si celebrano il 15 agosto, famose per le gare di cani da pastore, e non mancano i pasti popolari o zikiro-jates e la soka-muturra in cui i giovani vengono inseguiti da un toro legato da un grosso cordone da altri giovani.